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Critica alla tesi della subordinazione come situazione di soggezione socio-economica

Una parte della dottrina ha spesso sottolineato come la subordinazione sia un presupposto economicosociale del rapporto di lavoro subordinato, derivante dalla situazione di debolezza contrattuale del lavoratore. Se il fatto che il lavoratore molto spesso si trovi in una situazione contrattuale debole è sicuramente vero, al contrario non lo è sempre: la definizione potrebbe essere giusta per molti lavoratori ed errata per tutti gli altri che si trovano in una condizione contrattualmente forte. 
La posizione di inferiorità economica condiziona l'autonomia contrattuale del lavoratore, ma non sempre e nella stessa misura, quindi non si può accettare una tale definizione di subordinazione, in quanto non omogenea all'intera classe dei lavoratori. 
Possiamo concludere, in base a quanto precedentemente osservato, che la subordinazione si può identificare nella collaborazione del lavoratore nell'impresa, che deve essere continuativa a livello funzionale: non è quindi la sottoprotezione sociale ad identificare la subordinazione. 
L'inserzione del lavoratore nell'organizzazione aziendale è però solo un indice presuntivo della sussistenza della collaborazione, non un dato assoluto valevole sempre e comunque. Tale inserzione del prestatore nell'organizzazione aziendale, infatti, sotto forma di collaborazione continuativa e coordinata si può avere anche in caso di lavoratori autonomi: si parla in tal caso di contratto di lavoro coordinato MA NON subordinato (c.d. parasubordinato), che molto si avvicina alla situazione del prestatore di lavoro subordinato. Tuttavia la prestazione d'opera coordinata e continuativa non obbliga il lavoratore autonomo ad essere a disposizione del committente, benché la propria attività sia legata al ciclo produttivo. 
Inizialmente l'equiparazione tra il contratto di lavoro parasubordinato e quello di lavoro subordinato venne attuata solo sotto il punto di vista processuale, fino a che non è stato prevista la figura della collaborazione coordinata e continuativa "a progetto", a cui è stata dedicata una particolare disciplina che esamineremo più avanti. 

Tratto da DIRITTO DEL LAVORO di Alessandra Infante
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