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Culture arcaiche e culture primitive


Ogni società può suddividere le culture in tre categorie: 

- quelle che le sono contemporanee, ma che si trovano situate in un altro punto del globo; 

- quelle che si sono manifestate approssimativamente nello stesso spazio, ma che l’anno preceduta nel tempo;

- quelle che sono esistite sia in un tempo anteriore sia in uno spazio diverso in cui essa si colloca.

Questi tre gruppi sono conoscibili in modo disuguale. Delle civiltà scomparse conosciamo solo alcuni aspetti e il procedimento consiste nel considerare alcuni aspetti come tutti gli aspetti, ma in realtà non tutte le società attuali sono evoluzioni di quelle primitive.
Una delle interpretazioni più popolari fra quelle ispirate dall’evoluzionismo culturale considera le pitture rupestri lasciateci dalle società del paleolitico medio come figurazioni magiche collegate a riti di caccia. Il ragionamento è il seguente: le popolazioni primitive attuali hanno riti di caccia privi di valore utilitario; le pitture preistoriche sembrano dunque riti di caccia privi di valore utilitario. Ma sono due arti diverse perché queste attuali hanno un altissimo gradi di stilizzazione, mentre l’arte preistorica offre uno straordinario realismo.
Possiamo dunque dire che le società utilizzano in modo disuguale il tempo passato, distinguendo una storia progressiva che accumula le invenzioni per costruire grandi civiltà e un’altra storia dove le innovazioni non portano a fare passi avanti perché manca di sintesi.

Tratto da RAZZA E STORIA. RAZZA E CULTURA di Anna Carla Russo
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