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Dal setting istituito al setting istituente


Setting istituito: assume per scontato l’accordo sul perché dell’incontro e autorizza lo psicologo a non esplorare/esplicitare con il cliente il valore reciprocamente attribuito alla loro interazione.
Setting istituente: l’utenza non condivide i presupposti che consentono all’azione di svilupparsi adeguatamente. Questo apre la possibilità di incontrare le altrui appartenenze e identità nella loro contingente specificità.
Bisogna riuscire a organizzare uno spazio in cui sia possibile capire ed elaborare la domanda propostaci dal cliente alla luce del contesto semiotico che la motiva. Definire e strutturare questo spazio, simbolico e processuale (setting) ci consente di delimitare un campo mentale in cui si svolge il colloquio psicologico.


Tratto da COLLOQUIO MAGISTRALE. LA NARRAZIONE GENERATIVA di Carla Callioni
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