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Definizione di slancio vitale in Bergson



Per questo motivo Bergson può giungere ad affermare che anche l’universo dura. Alla base di tutto egli sostiene vi è uno slancio vitale che spinge in avanti la materia verso realizzazioni sempre più complesse, materia che si espande in diverse direzioni e con intensità diverse. Ciò spiega l’esistenza del mondo vegetale separato da quello animale. Il meccanicismo e il finalismo smettono di avere significato. L’evoluzione concepita da Bergson parte dal presupposto che nulla è dato ma tutto è realtà in movimento. Non ci sono da una parte cose create e dall’altra un loro creatore, ma tutto proviene da una stessa realtà. L’evoluzione è insieme soggetto e oggetto di se stessa perché segue un  processo che ha un’unica origine e che si realizza in un continuo slancio verso la vita, perciò è evoluzione creatrice.
La materia adesso viene allora concepita in maniera diversa: essa non è l’ostacolo pesante con il quale la coscienza deve fare i conti. La materia diventa il punto di arrivo dello sviluppo di una determinata branca di questo slancio vitale che esaurendo le sue possibilità di evoluzione, incapace di proseguire ricade su se stessa. In quest’opera allora la materia si riduce ad una manifestazione dello spirito.

Tratto da STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA di Carlo Cilia
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