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Derivazione della Situazione Endopsichica di Base


Come avviene tutto ciò?

Il primo oggetto del bambino è il seno materno.
In condizioni perfette e se non avvenisse alcuna frustrazione, il bambino non avrebbe alcuna ambivalenza verso l'oggetto; non avrebbe alcun problema ad interiorizzare l'oggetto cattivo, perché l'oggetto sarebbe solo buono.

Tuttavia, ciò “è solo teoricamente possibile per umani nati all'interno di un gruppo civilizzato”; un certo grado di frustrazione, e quindi di ambivalenza, è inevitabile. La frustrazione dovuta al deficit dell'oggetto primario induce l'aggressività verso il suo oggetto libidico (la madre).

Il bambino ama la madre ma è anche frustrato da lei, quindi si viene a creare la scissione tra oggetto buono e oggetto cattivo (e l'ambivalenza).

Nel momento in cui ha un oggetto buono e un oggetto cattivo, il bambino, completamente dipendente dalla madre, trasferisce nella sua realtà interna il fattore traumatico.

Perché lo fa? Esempio: la madre abusante crea dell'aggressività nel bambino (dal momento che lo frustra), il quale interiorizza l'aspetto frustrante in termini di oggetto cattivo; a questo punto la mamma esterna reale è solo buona, in quanto tutti gli aspetti frustranti che suscitano la mia aggressività io li ho interiorizzati. In questo modo il bambino può salvaguardare il suo oggetto esterno.

L'oggetto cattivo non è solo l'oggetto che mi picchia o che mi rifiuta, ma è anche l'oggetto che io desidero avere; per questo motivo io interiorizzo due aspetti deprivanti di mia madre: madre che picchia e mostra di rifiutarmi ma anche la madre che desidero.


Tratto da PSICOLOGIA DINAMICA di Mariasole Genovesi
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