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Differenza tra cultura orale e analfabeta

Differenza tra cultura orale ed analfabeta = la cultura analfabeta nasce quando la predominanza sul territorio è analfabeta, invece cultura orale quando è una minoranza. Il vivere secondo le caratteristiche del nomadismo non richiede alfabetizzazione: cultura zingara che rifiuta l’alfabetizzazione che vive secondo modelli organizzativi diversi dai nostri.
< le famiglie vivono dentro l’ambiente spezzettate nelle loro componenti, bambini con bambini, uomini con uomini e donne con donne, però questi gruppi sono in relazione. Ciò che fa un gruppo coeso è che in realtà questi gruppi si riunificano nella totalità del gruppo, quindi non c’è separazione ma c’è omogeneità scissa in un “frazionamento” che è di ordine apparente. Nei gruppi sono tutti parenti, c’è interrelazione tra le persone. Il marciapiede e la strada sono propaggini della casa, la strada attraverso la porta entra nella casa e viceversa la casa esce attraverso la porta verso l’esterno es: le donne che fanno i lavori di casa fuori dalla porta. Non c’è niente di privato nella cultura orale c’è dialettica tra il dentro e il fuori. La parola e l’urlo è alla base della cultura orale meridionale ed araba. Le merci sulle bancarelle sono mescolate e non suddivise: carne e scarpe, uova e pentole ecc …  la struttura urbanistica ed architettonica vengono globalizzate nella totalità dello spazio asferico, da balcone a balcone si stendono i panni. Il balcone è un’altra apertura della casa oltre alla porta : c’è volontà si esporsi ed uscire fuori. Le case sembrano toccarsi e chiudersi in un intreccio di pietra, di ferro, di panni … circolarità dello spazio tipica del mondo del sud. Non ci sono spazi rigidi e separati ma spazi che continuano gli uni dentro gli altri. Altro aspetto urbanistico è lo spazio acustico in cui urla e rumori sono un linguaggio, quindi tutto ciò che è suono è comunicazione. Le urla indicano uno stato d’animo, un cambiamento emotivo e servono ad avviluppare in uno spazio acustico tutti gli altri : ognuno comunica agli altri la propria vita e condivide la vita degli altri, è un’ azione corale collettiva.

Tratto da ANTROPOLOGIA CULTURALE di Selma Aslaoui
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