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Difficoltà di apprendimento e disabilità nella scuola dell’obbligo


Tra le situazioni di difficoltà che possono provocare nell’insegnante insicurezza e disagio; impegno richiesto a scuola superiore dall’apertura ai portatori di handicap (legge 104 del 92), sostituisce all’ottica assitenzialistica quella dell’integrazione. Però l’integrazione del portatore di handicap non si risolve automaticamente con l’inserimento a scuola: rischio di caricare la scuola dell’onere principale nella gestione e riabilitazione del minore con problemi, quando i suoi limiti di competenze nel processo riabilitativo sono ancora d stabilire. Lo scopo della legge è il recupero funzionale del minore e superare l’emarginazione (rendere il soggetto il più possibile autonomo).
Problemi di apprendimento/comportamento possono manifestarsi al primo contatto con scuola (a volte sono gli insegnanti ad accorgersene per primi), oppure si manifestano tardivamente in età evolutiva dopo uno sviluppo normale.
Necessità di un’accurata diagnosi e prognosi che coinvolga operatori di più discipline per formulare il piano educativo individualizzato. L’osservazione clinica deve proseguire nel tempo con controlli periodici dei risultati conseguiti per correggere lacune e errori; lavoro complesso che coinvolgere più professionalità, sul modello della ricerca-azione.

Tratto da DISAGIO ADOLESCENZIALE E SCUOLA di Antonella Bastone
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