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Elementi platonici nel neoplatonismo



Il neoplatonismo nella sua formazione è passato per quello che è chiamato il medioplatonismo, il quale ha prodotto elementi di ispirazione non solo platonica ma anche aristotelica, stoica e neopitagorica. Di origine platonica innanzitutto è la relazione archetipo-immagine. Nulla di ciò che non è Idea potrebbe essere, ed essere conosciuto senza l’Idea. Archetipo  immagine sono le due nozione che legano mondo sensibile e mondo intelligibile. Altro elemento platonico è la tripartizione dell’essere in intelligibile, sensibile e intermedio (che corrisponde agli enti matematici, che hanno una base ontologica che non è né sensibile né intelligibile. Altro elemento è la nozione di “trascendenza intelligibile”. Le forme intelligibili cioè, in quanto modelli ideali, trascendono ossia stanno al di là di ciò di cui sono forme. Tale nozione assume il significato ora di separatezza ora di non partecipazione. Nel primo caso si tratta appunto della separatezza che è inevitabile tra idea e forma (data dall’idea) dal momento che la prima è trascendente. Nel caso della non partecipazione tale nozione è legata alla concezione secondo cui un principio trascendente anche quando viene partecipato, conserva sempre una condizione di impartecipato. Un ultimo elemento platonico è il concetto dell’Uno-Bene. Per Platone prima delle idee, che sono il principio di tutto ciò che è intelligibile, esiste un principio primo, incausato e non dipendente da altro:il Bene.

Tratto da IL NEOPLATONISMO di Carlo Cilia
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