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Europa e istituzioni


La comunicazione istituzionale europea è uno dei più deboli elementi del processo di integrazione (costante tensione tra trasparenza e visibilità). Infatti l’Ue è un’organizzazione complessa ed articolata: i suoi processi decisionali si fondano sul triangolo Commissione/Parlamento/Consiglio in cui sono deboli le relazioni di responsabilità e gerarchia; prevale una forte separazione organica, in cui ciascuna decisione o iniziativa, sembra non avere nessun autore, alimentando presso l’opinione pubblica scarsa responsabilizzazione; i processi negoziali sono spesso lunghi e difficili. 
E’ cresciuta in questi ultimi anni la consapevolezza della necessità di un processo di fidelizzazione e di spiegazione sull’Europa. Negli ultimi anni è stato registrato un flusso crescente di informazioni che, attraverso diversi canali, si muove dalle istituzioni europee ai cittadini, e più di recente anche in direzione opposta; inoltre è nato un processo di apertura delle istituzioni europee, soprattutto da quando sono entrati a far parte dell’Europa Paesi come Svezia, Austria e Finlandia, molto attenti all’apertura delle istituzioni verso i cittadini
Parlamento europeo: il suo obbiettivo principale è il riavvicinamento dell’opinione pubblica alle finalità e al senso dell’azione dell’Unione europea, attraverso la promozione della propria notorietà, del proprio ruolo e dei risultati ottenuti, spesso a scapito della costruzione di un messaggio univoco e coerente di provenienza interistituzionale. 
Tuttavia è proprio dal Parlamento europeo che hanno preso vita alcune importanti iniziative di apertura; per esempio la trasmissione via satellite di tutte le più importanti attività parlamentari o l’invito ai cittadini ad utilizzare Internet per dialogare interattivamente in forma diretta.
Commissione: vive attualmente una fase di rilancio delle proprie attività di interazione con i cittadini. Obbiettivo: prestare un servizio di qualità al cittadino e al contribuente europeo, secondo principi di qualità, onestà, apertura ed integrità. La politica di comunicazione della commissione risulta tuttora frammentata.
Consiglio dei Ministri: ha intensificato gli sforzi di apertura attraverso un programma di manifestazioni pubbliche e di visite di informazione. Svolge il ruolo più politico nella costruzione europea, con una comunicazione politico-diplomatica. Obbiettivo: stimolare una partecipazione consapevole e condivisa dei cittadini e degli attori sociali nel processo di integrazione. I risultati di tali sforzi, sono però contraddittori: ad un’accresciuta consapevolezza dei processi d’integrazione, si contrappone una difficoltà delle istituzioni europee a rapportarsi con le opinioni pubbliche (processo che avviene tramite i portavoce e i giornalisti). Parallelamente vi è anche una stratificazione sociale della partecipazione alla vita politica delle istituzioni europee: da una parte l’avvicinamento delle lobbies (persone che hanno grande influenza sul potere politico, spec. in campo economico e finanziario) e dall’altra la crescente distanza dei cittadini.

Tratto da TEORIA E TECNICHE DELLA COMUNICAZIONE PUBBLICA di Priscilla Cavalieri
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