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Evoluzione della tecnologia


Negli ultimi 200 anni la tecnologia è cresciuta (nei Paesi industrializzati) secondo il modello della “tecnologia dura” caratterizzata da: alta sofisticazione, intensità energetica e di capitale, ridotta richiesta di manodopera, scarsa attenzione ai problemi ambientali. I limiti di tale modello emergono dagli anni 70, con preoccupazione per i problemi ambientali e di sicurezza. Questi si manifestarono soprattutto in fase di trasferimento delle tecnologie nelle aree dei Paesi in via di sviluppo - PVS - con effetti negativi sulle economie locali (disoccupazione e indebitamento verso l’estero) anziché progresso, dato che tali tecnologie richiedevano forti capitali (scarsi nei PVS), materie prime (spesso importate) e poca manodopera (abbondante nei PVS).
Preso atto di tale fallimento (imputato all’arretratezza dei PVS) si introduce la “tecnologia soffice”, ossia “valida per tutti in ogni tempo”. Questa dev’essere semplice e a buon mercato (“per tutti”), e non dipendere da risorse non rinnovabili (“in ogni tempo”).

Tratto da TECNOLOGIA, PRODUZIONE E INNOVAZIONE di Moreno Marcucci
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