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Gli strumenti e i metodi per la gestione della qualità

Il “6 SIGMA” è un approccio, un “sistema manageriale” di successo nato negli U.S.A. nel 1987 con l’obiettivo di aumentare la soddisfazione dei propri clienti e diminuire drasticamente i costi. Si tratta di un approccio fortemente operativo che trasforma le strategie aziendali in miglioramenti radicali, focalizzati sui processi di business, attraverso la cultura dell’apprendimento e della condivisione.

Il principio di fondo è il seguente:

misurabilità di ogni processo, che consente di condurre un’analisi seguendo una rigorosa struttura nella quale sono utilizzati strumenti statistici “opportuni”.

Il concetto di 6 SIGMA ridefinisce la performance della qualità come:

Difetti per milione di opportunità (dpmo) -> (dpmo = DPU*1000/opportunità per errore)

Applicare il 6 SIGMA vuol dire determinare quanto un processo o un’attività è in grado di soddisfare degli standard specificati.
Tale metodologia vuole incrementare la capacità di un processo attraverso un’ordinata strategia di riduzione della variabilità: migliorare il processo e nel contempo diminuire la difettosità dei prodotti.
La variabilità di un processo è determinata da due categorie di fattori:
• Cause comuni
• Cause speciali

Le indicazioni delle prestazioni sono definite dal livello del sigma che caratterizza un processo, calcolato attraverso una valutazione tra:

La deviazione standard del fenomeno d’interesse
e
Il numero di volte che la deviazione standard possa essere contenuta nell’intervallo di tolleranza.


La deviazione standard è quindi assunta come indice della variabilità del processo e misura di
difettosità.
L’obiettivo statistico della metodologia 6 SIGMA è quello di riuscire a ridurre la dispersione degli elementi di un processo sino ad ottenere un valore di deviazione standard e quindi di un livello di sigma adeguato al processo in esame.
Possono essere fatte delle critiche a questo approccio:
- Non fornisce un legame né pratico, né teorico, tra qualità e velocità non impiegando metodi che consentono di tenere direttamente sotto controllo il WIP (parametro principale per trattare e minimizzare il tempo del ciclo);
- Anche se la sua funzione è quella di mappare il processo produttivo, non vengono indicate precise azioni per
quantificare quali stadi del processo arrechino valore aggiunto al prodotto;
- Non fornisce alcuna linea guida nella gestione della produzione, in termini di pianificazione, programmazione e schedulazione;
- Non c’è alcun riferimento nella possibilità di applicare tecniche Kaizen.

Un’evoluzione del 6 SIGMA consiste nel vederlo affiancato al DMAIC (Define – Measure – Analyze – Improve – Control) e al DMADV (Define – Measure – Analyze – Design – Verify), due metodi di problem solving che riguardano rispettivamente l’improvement ed il design dell’intero sistema manageriale dell’impresa.
Il DMAIC viene affiancato dal Design For Six Sigma (DMADV) con l’obiettivo di progettare processi e prodotti con standard qualitativi 6 SIGMA che consentano il raggiungimento del target.

Il Balanced - Scorecard è un utile strumento di gestione e di misurazione delle performance che permette all’organizzazione di rendere chiara e palese la propria missione e la propria strategia, e di tradurla in azione.

§§§

- Gli strumenti manageriali;
- gli strumenti statistici: le tecniche di base, la carta di controllo, il metodo Taguchi;
- il metodo Sei Sigma;
- la balanced - scorecard.

Tratto da GESTIONE DELLA QUALITÀ di Michele Fanelli
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