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Gruppi di monachesimo medievale



Molti monaci sono oblati = offerti dalla famiglia al monastero da piccoli. Ciò causa anche una progressiva rilassatezza di costumi. A questo stato vollero rimediare le seguenti riforme:

Camaldolesi: con il benedettino San Romualdo, pellegrino per monasteri ed eremi. Fonda nel 1012 l’eremo di camaldoli, centro della congregazione camaldolese e di vita eremitica.
Vallombrosani: San Giovanni Gualberto, benedettino, è prima eremita a camaldoli. Poi fonda vallombrosa, siamo nel 1039. Aspetto cittadino e impegno per la riforma della chiesa.
Cistercensi: la più nota riforma benedettina. Si sviluppa in contrasto con la vita di cluny. Fondati nel 1098 da Roberto abate del monastero cluniacense di moleste a citeaux (cistercium), Voglion tornare all’austerità e al deserto. Loro grande propagatore fu san bernardo. Avevano 5 monasteri-madri. Diffusero in europa un nuovo stile architettonico, scarno. Rifiutano gli oblati. Un po’ alla volta rifiutano il lavoro manuale e le abbazie diventano aziende agricole.
Florensi: fondati da Gioacchino da Fiore per la richiesta di maggior meditazione. Devono il nome all’abbazia di s.giovanni in Fiore in Calabria. Approvati da Celestino 3° nel 1196 tornano nel sec. 16° tra i cistercensi.
San Nilo: nato a rossano calabro, era monaco di rito greco con regola basiliana. Rifondatore della vita monastica, fonda l’abbazia d grottaferrata;
Certosini: no regola benedettina. Fondati da San Bruno di Colonia ritiratosi nel 1084 in località chartreuse. La regola sarà del successore Guigo du Chastel. Sono eremiti che mangiano e pregano in comune.
Celestini: benedettini riuniti da Pietro del Morrone nella congregazione dello spirito santo. Dopo l’elezione a papa di Pietro nel 1294 (Celestino V) e la sua morte, prendono il nome di Celestini.

Tratto da LA CHIESA MEDIEVALE di Dario Gemini
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