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I collegi sacerdotali nella Roma antica


Augures Hauspices.


Gli Augures Pubblici Populi romani Quiritium costituivano un collegio di 3 (poi 16) membri. Essi erano esperti della divinazione, incaricati di prevedere gli auspici in uno spazio delimitato detto templum, in nome dello Stato al fine di conoscere la volontà divina. Gli auguri non dipendevano dai pontefici e la loro carica era compatibile con altre magistrature civili. Gli aruspici invece erano indovini provenienti dall’Etruria e non furono mai compresi tra i sacerdoti pubblici romani. Essi venivano consultati in caso di prodigi straordinari e il loro responso mirava soprattutto a spiegare il significato ammonitore della manifestazione divina al fine di prenderne norma per l’avvenire.

Quindecemviri sacris faciundis


Il collegio era composto da 10 membri poi elevati a 15; il loro incarico principale era quello di interpretare i libri sibillini su ordine del Senato.

Semptemviri epulones


Collegio di 3 poi 7 membri che sostituivano i pontefici nell’organizzazione di banchetti sacri durante le feste religiose. Accanto a questi collegi esistevano gruppi di celebranti (sodalizi, sodalicii), custodi di tecniche speciali, addetti al culto delle divinità indigene più antiche. Riuniti sotto forma collegiale, membri di estrazione patrizia, avevano come capo un magister. Tra i sodalizi più importanti:
- Fraters arvales: composto da 12 membri eletti a vita, spesso si trattava di una carica ereditaria e comunque appartenenti a classi politiche importanti: essi svolgevano dei riti che consistevano nel sacrificio di vittime, diverse a seconda dei divini destinatari;
- Salii: due collegi (Salii Palatini, con sede sul Palatino, e Salii Collini, con sede sul Quirinale) a carattere sociale e guerresco composti da 12 membri ciascuno, eletti a vita nel patriziato romano e la loro carica era incompatibile con le altre.
- Luperci: sodalizio di antichissima origine, era diviso i 2 confraternite: i Luperci Quinctiliani con sede sul Palatino e i Fabiani sul Quirinale, a cui si aggiunsero poi i Luperci Iuliani i onore di Cesare. Il loro compito principale era quello di presiedere alla celebrazione della festa dei Lupercalia, il 15 febbraio.
- Fetiali: corporazione di origine latina, composta da 20 membri ed aveva come compito quello di condurre trattative prima di un’alleanza o di una guerra, di stringere trattati di pace e vigilarne il mantenimento.
- Sodalii Titii: collegio sacerdotale aristocratico, intorno al quale si hanno scarse notizie; secondo Tacito vennero istituiti da Tulio Tazio per vegliare sul culto dei Sabini, oppure Varrone dice che vigilavano sul volo degli uccelli sconosciuti, da lui chiamati Titii.
Riti, preghiere e sacrifici: il rito, nel suo significato profondo di azione sacra, fissata dalla tradizione e rivolta a consentire al gruppo umano o al singolo individuo di poter comunicare con le divinità, ricoprì un ruolo fondamentale nella religione romana. Si distinguono: riti di passaggio, riti di partecipazione; riti di propiziazione. Alla base idi goni cerimonia di culto erano le preghiere, che avevano un valore sacro-magico, e i sacrifici a danni generalmente di animali (ma anche offerte alimentari), praticati in ambito privato dal pater familas.

Tratto da VITA E COSTUMI DEI ROMANI ANTICHI di Alessia Muliere
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