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I diritti fondamentali nella Costituzione e nel Codice


Il tema dei diritti fondamentali pone più di ogni altro il confronto tra codice e Costituzione.
Nei vari Paesi si sono, via via, identificati i diritti fondamentali e le situazioni soggettive riconosciute nei testi costituzionali con diverso grado di tutela.
Riconosciuto il carattere precettivo e non solo programmatico delle norme costituzionali, si è attribuita ai diritti della prima generazione piena protezione, mentre è nota la disputa sulla rilevanza giuridica dei diritti sociali che comportano una pretesa nei confronti dei pubblici poteri.
La Carta europea ha compiuto sul punto scelte importanti.
In primo luogo, l’abbandono della classica distinzione fra i diritti per “affermare l’indivisibilità delle situazioni fondamentali”: la revisione di diritti fondamentali si basa su di un netto rifiuto di un ruolo subordinato dei diritti sociali, rispetto ai diritti di libertà secondo una precisa scelta.
Essenziale, più di una astratta differenziazione dei vari diritti, è il collegamento fra l’attribuzione della situazione di vantaggio e le norme processuali che attribuiscono effettività alla realizzazione dell’interesse al bene individuale e collettivo.
Sul punto si sono realizzati importanti passi in avanti e sono ancora utili indicazioni contenute nella Carta quando si riconosce, in caso di lesione, il diritto ad un ricorso “effettivo” dinanzi a un giudice precostituito per legge, indipendente e imparziale.

Tratto da DISCIPLINA GIURIDICA DEI CONTRATTI di Stefano Civitelli
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