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I problemi del dipendente all’ingresso nel gruppo


L’ingresso di un individuo in un gruppo può comportare una serie di problemi:

* L’identità. Consiste nella scelta del ruolo. (“chi sono e che cosa sono in questo gruppo?)
Il controllo, il potere, l’influenza. All’interno del gruppo bisogna attuare la distribuzione del potere e dell’influenza. Si può ritenere che ogni membro del gruppo abbia un qualche bisogno di controllare ed influenzare gli altri, ma la grandezza di tale bisogno varia da individuo a individuo.

* I bisogni individuali e gli obiettivi del gruppo. Gli individui che entrano in un gruppo possono creare problemi nel percepire che gli scopi del gruppo non includono i loro fini e i loro bisogni. Il problema riguarda il coinvolgimento dei membri per la realizzazione degli obiettivi del gruppo. Di conseguenza è auspicabile manifestare bisogni individuali per raggiungere validamente gli obiettivi del gruppo

* L’accettazione. Non esiste un livello assoluto di accettazione e di familiarizzazione per tutti i gruppi e per tutti i casi. Esso dipende dai membri stessi, dai fini del gruppo, dal tempo disponibile e dal altri fattori.
Ciascuno dei problemi elencati può suscitare tra i membri del gruppo tensione, frustrazione, preoccupazione; in alcuni casi si possono costituire alleanze tra i membri del gruppo formando sottogruppi e dando luogo a forme di dipendenza.

* Il morale. Possiamo definire morale come lo stato di salute di un’organizzazione, risultato di un insieme di fattori fisici, psichici e sociali. Sebbene non possiamo dare un’esatta definizione di morale, tuttavia è possibile riconoscere alcuni aspetti caratteristici, cosi facilmente riconoscibili nel comportamento associato:
a) Coesione nel lavoro associativo.
b) Integrazione o assimilazione culturale (le regole sono assimilate, accettate e integrate nella vita sociale)
c) Adattabilità. (risposta positiva a nuovi incentivi e nuove problematiche)
d) Rispetto di se stessi. (orgoglio di fare parte del gruppo unito al rispetto di sé)
e) Fiducia nella funzione del comando.

Gli studi sulla formazione del morale. Molte sono le cause da cui può dipendere il morale dei membri di un’organizzazione. Fattori quali prosperità, profitto, buoni stipendi possono contribuire ad elevare il morale se servono a soddisfare uno stato di malcontento presente tra il personale; ma il trattamento economico contribuisce solo in parte alla formazione del morale. Il morale è determinato soprattutto da motivi inerenti al gruppo e non da attività collaterali.

Gli studi sul morale hanno rilevato che esso tende ad alzarsi più nelle piccole che nelle grandi organizzazioni e in quelle dove ci sia decentramento del potere e di funzioni.
Vi sono inoltre cause di origine psicologica e sociale che contribuiscono alla formazione del morale. E’ importante che i membri di un’organizzazione abbiano fede negli scopi che essa si prefigge; se questi sono oscuri la lealtà va diminuendo e l’attaccamento al lavoro è poco sentito e i dissapori si fanno più frequenti.
Per mantenere la fiducia verso l’organizzazione e quindi un morale alto bisogna che i membri abbiano la sensazione di progredire verso la realizzazione degli obiettivi stabiliti.
E’ necessario che le organizzazioni introducano nuovi obiettivi quando quelli in precedenza fissati sono stati raggiunti oppure sono stati conseguiti da altre organizzazioni (minaccia della stessa ragione di esistere dell’organizzazione).

Tratto da MANUALE DI SOCIOLOGIA di Alessia Chiovaro
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