I processi di trasmissione, conservazione e cambiamento culturale

In quanto prodotto sociale che incide, a sua volta, sulla struttura sociale, la cultura ha bisogno di essere diffusa, sia attraverso la comunicazione interpersonale sia attraverso quella di massa, oltre che di essere trasmessa alle generazioni future.

Cultura, linguaggio e comunicazione interpersonale
La cultura (valori, norme, simboli, l'ideologia, credenze religiose) circola prevalentemente nel mondo sociale sotto forma di discorsi, espressioni, parole dette o scritte, attraverso dunque il linguaggio (verbale e non), che si basa sulla capacità degli esseri umani di utilizzare i simboli.
Il linguaggio è la principale forma di oggettivazione dell'espressività umana e la sua caratteristica è quella di staccarsi dalle manifestazioni immediate della soggettività, assegnando ai diversi elementi dell'esperienza dei suoni e i segni convenzionali che ogni volta li richiamano, anche se non sono presenti.
Questi suoni e segni sono definiti "simboli", ossia elementi del linguaggio che rimandano ad un insieme di esperienze diverse e rappresentano il "concetto". Se i singoli elementi significativi del linguaggio sono simboli di concetti, il linguaggio stesso può essere allora interpretato come il collocamento di questi concetti in relazione fra di loro. Ci si è chiesti dunque se il pensiero sia possibile senza il linguaggio, o se non siano due facce dello stesso processo.
L'uso del linguaggio non è sempre di tipo concettuale, in quanto attraverso il linguaggio  esprimiamo e comunichiamo agli altri emozioni, ricordi, sensazioni. Il pensiero, inoltre, si forma attraverso il materiale linguistico, essendone il contenuto. Non possediamo davvero un concetto finché non troviamo la parola adatta, ma questa viene trovata alla fine di un processo di ricerca e di manipolazione delle risorse linguistiche esistenti.