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Il concetto di donazione: la proposta


Ciò che qui si propone è una trasformazione (non legale) morale  del concetto di donazione in obbligo alla cessione dei propri organi dopo la morte. Dobbiamo liberarci dai pregiudizi, smettere di avere l’idea di un possesso di corpo e pensare a quante persone potrebbero continuare a vivere attraverso tale nostro gesto.
Per quanto riguarda invece la questione che si domanda quali siano gli interventi da far rientrare nel minimo decente di cure in America ad esempio si è proceduti per consultazioni telefoniche, qui proponiamo una soluzione orientativamente simile: crediamo sia utile interrogare ogni individuo ai fini di stabilire quali siano le cure considerate minime per lui. Consideriamo che il diritto a morire non vada escluso dall’analisi.
Sarebbero secondo noi da far rientrare nel decalogo al minimo di cure anche gli interventi atti ad una sana genetica, poiché è una sorta di obbligo morale favorire la sana salute delle generazioni future. Purtroppo tale idea viene contrastata dalla chiusura dei fautori dell’etica della non disponibilità della vita.
Dobbiamo a nostro parere riconoscere l’individualità di ognuno, persone diverse possono avere concezioni diverse su ciò che è necessario per la propria salute. Il diritto a un minimo di cure (che per quanto se voglia ai fini risolutivi parlare è soggettivo) è un requisito indispensabile per conferire a ognuno la capacità necessaria per progredire verso le vie che condurranno alla felicità generale.

Tratto da BIOETICA. LE SCELTE MORALI di Marianna Tesoriero
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