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Il contratto di factoring

Il factoring è un contratto in base al quale una parte detta factor acquista, a titolo oneroso, crediti non ancora esigibili di un'impresa assumendo obblighi di gestione e riscossione degli stessi.
La gestione dei crediti può essere
-pro soluto se il rischio d'insolvenza del debitore ceduto ricade sul factor
-Pro solvendo in cui è prevista una rivalsa da parte del factor cioè una garanzia da parte del cedente circa la solvenza del debitore.
Dal contratto di factoring derivano per l'impresa i seguenti vantaggi:
-Miglioramento della situazione finanziaria
-Copertura del rischio di solvibilità
-Economie di gestione per la riduzione delle spese collegate con il contenzioso d'incasso.
Esistono dei presupposti per l'applicazione del contratto:
-Il cedente deve essere un imprenditore
-Il cessionario deve essere una banca o un intermediario finanziario il cui oggetto sociale preveda l'esercizio dell'attività di acquisto dei crediti
-I crediti ceduti devono attenere a contratti stipulati nell'esercizio dell'impresa. 
Cessione del credito pro-soluto
Con questa tipologia i crediti vengono ceduti in maniera definitiva senza possibilità di azione di regresso da parte del factor. I crediti ceduti devono essere rimossi dal bilancio dell'impresa cedente. L'eventuale utile o perdita deriva dalla differenza tra l'importo ricevuto e l'importo per cui i crediti erano stati iscritti in bilancio.

Anticipo da parte del factor
Interessi passivi 400
Commissioni 200
Iva ns/credito 40
Banca c/c 49.360
Crediti v/factor 50.000
Clienti c/cessione 100.000

Registrazione saldo da parte del factor
Banca 50.000
Crediti v/fanctor 50.000

Tratto da OPERAZIONI DI GESTIONE FINANZIARIA DI UN'AZIENDA di Eleonora Anastasia Ladini
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