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Il disturbo bipolare in età pediatrica


In età pediatrica è possibile diagnosticare un DB con caratteristiche simili, ma non identiche, a quelle dell’adulto:  il DB in età pediatrica differisce da quello adulto nella fenomenologia, nel corso e nella risposta al trattamento; è proprio ciò che rende difficile la diagnosi; infatti i sintomi primari della mania, come grandiosità, impulsività, capricciosità, iperattività motoria, fuga delle idee, ecc rappresentano condizioni mentali normali nei bambini, infatti ciò che è sintomo nell’adulto, può non esserlo nel bambino; diverso è il discorso quando si parla dell’età adolescenziale, periodo con i tassi più alti di incidenza (15-20 anni); il primo episodio del DB infatti tipicamente è durante l’adolescenza.
in età prepuberale vi sono alti tassi di comorbidità: ADHD; DOP(disturbo oppositivo provocatorio), DC e i disturbi ansiosi; ciò rende molto difficile la diagnosi.
I fattori genetici sono coinvolti come fattori causali nel 60% dei pazienti adulti con DB; quale sia la modalità di ereditarietà non è chiaro, ma è probabile che la maggior parte dei DB coinvolga meccanismi genetici complessi che interagiscono con fattori ambientali.
Per i bambini figli di almeno un genitore con DB, il rischio è 4 volte > rispetto ai figli di genitori non affetti.
Il trattamento di più farmaci è il migliore: regolatori dell’umore spesso associati a farmaci antipsicotici; l’so di antidepressivi associati agli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI).

Tratto da NEUROPSICHIATRIA INFANTILE di Anna Battista
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