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Il gruppo come organismo: fisiologia


Kurt Lewin affronta il problema del gruppo partendo da una concezione sistemica: gli insiemi sono autonomi, e anche le singole parti sono viste come insiemi.
Un piccolo gruppo ha una struttura ben precisa:
1) Il  confine: non è un contenitore rigido, ma è elastico e mobile, lo spazio occupato dal gruppo (inteso come competenza,potere,raggio di azione) varia nel corso del tempo. Il confine è assolutamente necessario,deve esistere altrimenti non si capisce cosa compone l’interno e cosa l’esterno. Il confine caratterizza il “noi” distinguendolo dagli “altri”. Il confine è legato al concetto di pluriappartenenza: ogni parte di un campo appartiene sempre a più campi diversi.
2) Le regioni: possono rappresentare le componenti psicologiche della personalità di un individuo o le aggregazioni sociali che compongono una comunità territoriale. Ogni regione – membro del gruppo è a sua volta un campo composto da regioni. Ogni regione ha un confine, e la grandezza di ogni regione indica il suo potere, il suo spazio d’azione.
3) Interdipendenza ed equilibrio dinamico: il comportamento del campo è anche funzione di una singola regione. Ogni piccola variazione operata sul campo come insieme produce movimenti e pulsazioni in tutte le regioni. L’interdipendenza è la conseguenza dei legami fra le regioni. Il piccolo gruppo è una struttura in tensione, può sempre modificarsi e precipitare, è suscettibile a tutte le microvariazioni che sono una costante proveniente sia dall’interno che dall’esterno del gruppo.

Tratto da PSICOLOGIA DI GRUPPO di Adriana Morganti
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