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Il linguaggio


Sistema simbolico usato per comunicare significati concreti o astratti, indipendentemente dalla modalità sensoriale impiegata o dalla particolare modalità di espressione. Comunicare, ovvero “mettere in comune” informazioni, permettere di non limitare le nostre conoscenze alle nostre esperienze dirette.

La cosa sorprendente è che questo meccanismo è stato possibile, nonostante le lingue attualmente parlate siano 6000-7000 --> tuttavia queste lingue hanno in comune il fatto di avere un lessico, un grammatica e delle regole sintattiche. Un aspetto importante è che non tutte le lingue parlate hanno una forma scritta, quindi le lingue scritte sono molto meno di quelle parlate, circa 200.

L'aspetto più rilevante de linguaggio è il lessico, che è Insieme delle parole di una lingua; insieme dei vocaboli e delle locuzioni che costituiscono la lingua di una comunità, di una attività umana, di un parlante.

Terminologia dello studio del linguaggio:
Foni e Fonemi: suoni vocali di base e percetti di essi. Esempi di fonemi (oltre a singole lettere):Sc, ch, ha…
Grafemi: unità grafica. In italiano corrisponde al fonema (tranne GN, CH, etc.)
Morfemi: componenti linguistiche minime dotate di significato. ES: can-e can-ile.
Sintassi: insieme delle regole che permettono la costruzione di frasi e proposizioni grammaticalmente corrette.
Semantica: significato delle parole.
Lessico mentale: insieme delle conoscenze sulle parole, rappresentate nella mente del parlante e usate nei processi di comprensione e produzione del linguaggio. Deposito mentale delle informazioni relative alle parole, al loro significato, alle regole sintattiche, all’ortografia e alla forma uditiva delle parole.

Tratto da PSICOLOGIA FISIOLOGICA di Mariasole Genovesi
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