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Il percorso artistico di Paul Cézanne


Paul Cézanne presterà estrema attenzione all’olio su tela effettuato da Eugène Delacroix nel 1822, che è La Barca di Dante (il soggetto è tratto dall’ottavo canto dell’Inferno dantesco, ove si narra del passaggio dello Stige, la palude infernale), soffermandosi particolarmente, sul colore innovativo adoperato dall’artista romantico.
Sempre intorno al 1839, oltre a Cézanne, nascono anche altri principali pittori contemporanei, quali Manet, Pisarro e Renoir.
Un’intera generazione che tende dunque a formarsi durante La Comune di Parigi del 1871, sulla quale si sofferma molto Pisarro, a differenza di Cézanne il quale, invece, costituisce l’artista isolato, che vive in povertà e che ritiene meriti attenzione anche la rappresentazione di una minestra di patate e cipolle (soggetto frequentissimo nelle sue opere).
La Comune di Parigi    proclamata il 18 marzo 1871 dal popolo in rivolta, si proponeva di instaurare in tutta la Francia un ordinamento democratico e repubblicano costituito dalla autonoma federazione di tutte le Comuni di Paese. Venne repressa nel sangue 2 aprile al 28 maggio, quando Adolphe Thiers, capo provvisorio del neonato governo repubblicano, scatenò una devastante guerra civile che vide oltre 17 000 comunardi uccisi e più del doppio rinchiusi in carcere.

Fondamentalmente egli vivrà sempre nella città natale, Aix-en-Provence, recandosi a Parigi rare volte tra cui nel 1863, presso il Salon des refusés, dove verrà estremamente colpito da Manet (all’epoca egli vi esponeva due dipinti effettuati dopo un viaggio in Spagna, tra i quali c’era anche Il suonatore di chitarra) anche se, egli effettuerà un dialogo “mentale” in particolare modo con Courbet e Delacroix.
Cézanne frequenta per pochissimo tempo l’Accademia (qui viene accompagnato dal padre, il quale, dopo un’opposizione iniziale decide di non ostacolarlo più, a patto che il figlio però, frequenti una scuola a tutti gli effetti!) in quanto si dimostra rapidamente, insofferente alle rigorose prescrizioni impartitevi!
E’ importante a questo punto ricordare lo stretto legame, presente all’epoca, tra l’Accademia e la giuria dei Salon ufficiali; infatti questo atteggiamento non consentirà all’artista di esporre i propri dipinti che piuttosto, verranno spesso e volentieri rifiutati.
Egli è indubbiamente un personaggio che riesce a creare una rottura istantanea, sperimentando qualcosa di nuovo, di rivoluzionario; Lawrence Gowing scrive un libro a lui interamente dedicato, il cui titolo è “La logica delle sensazioni organizzate”; in esso Gowing sostiene che Cézanne non dipinge gli effetti, ma dipinge il soggetto!”
Il successo arriva però molto tardi per Paul Cézanne; egli aveva sessantuno anni!
Nel 1910 viene scritta, in suo onore, la prima monografia (lui è già morto da quattro anni) ma la più grande, viene composta nel 1936 da Venturi, il quale racchiude 1636 opere riguardanti l’artista.
Il Simbolista Serié afferma che se non ci fosse stato Cézanne, la realtà artistica attuale, non sarebbe esistita!

Tratto da STORIA DELL'ARTE CONTEMPORANEA di Fabio Pavani
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