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Il rapporto tra linguaggio e cultura


Tra linguaggio e cultura esiste dunque un rapporto nel senso che la storia della lingua e la storia della cultura scorrono parallelamente. La storia dell'Italia contemporanea ne è un esempio, infatti, lo sviluppo di una pratica italofona comincia con l'unità politica del paese, anche se procede molto lentamente nel periodo che va dall'unità al secondo dopoguerra. Accelera con gli anni 50 del 900, a seguito di due importanti fattori di unificazione culturale: l'educazione generalizzata e la diffusione dei mezzi di comunicazione di massa, in particolare quella dell'ascolto televisivo.
Nonostante in Italia si acquisisca una lingua standard, quale appunto l'italiano, l'utilizzo del dialetto non va comunque a scomparire.
Molto importante, nel rapporto che esiste tra linguaggio e cultura, è il processo comunicativo interpersonale che avviene quotidianamente, quando due o più persone interagiscono in situazioni di compresenza, o faccia a faccia. È innanzitutto attraverso la comunicazione che i diversi elementi della cultura di un gruppo vengono trasmessi e confermati.
Nella comunicazione, si distinguono i diversi elementi della comunicazione, tra chi produce il messaggio, l'emittente, il ricevente, cioè il pubblico destinatario che riceve il messaggio, il codice che è il sistema di riferimento attraverso cui il messaggio è prodotto, il canale, cioè il mezzo che permette la trasmissione del messaggio e, infine, il contesto in cui il messaggio è inserito e a cui si riferisce.
La ricezione e la codifica del messaggio da parte del ricevente è un processo complesso che non si può ridurre al semplice riconoscimento dei segni.
Se il codice è un linguaggio verbale, il ricevente, per comprendere il messaggio trasmesso, non deve solo conoscere la lingua ma deve anche attribuirgli un significato. Infatti ogni termine ha un'area di ambiguità semantica: un termine, ad es, può denotare o connotare qualcosa (la parola cavallo denota un gruppo definito di mammiferi erbivori, che appartiene alla famiglia degli equini). La connotazione di una parola si riferisce invece alle sue associazioni implicite, di tipo valutativo. Così la stessa parola può essere positiva in una lingua e spregiativa in un'altra, avere un significato in un contesto e uno diverso in un altro.
La ricezione e la decodifica del messaggio implica dunque un'operazione di interpretazione, in cui il ruolo degli elementi culturali è molto importante. L'interpretazione si realizza riportando il messaggio sia al contesto in cui processo comunicativo ha luogo (la cultura di una comunità, di un gruppo), sia al contesto situato dell'interazione (ad es, formale o in formale) e alle sue regole implicite, sia agli schemi mentali e alle aspettative che attribuiamo all'altro con cui comunichiamo.
Nello schema della comunicazione la cultura occupa due posizioni diverse:1) come contenuto del codice, cioè come messaggio; 2) come contesto della recezione, cioè come insiemi di rappresentazioni, valori e schemi comuni a coloro che ascoltano.

Tratto da SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI di Manuela Floris
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