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Introduzione del testo "La letteratura storica"



Introduzione

La letteratura storica, già coltivata nell'antichità (pensiamo a Cornelio Nepote o al già citato Plinio), fiorì grazie al biografismo rinascimentale e barocco, specialmente in centri dove l'attività artistica si era così sviluppata da dare forma e sostanza ad una vera e propria scuola pittorica locale.
Così non c'è da stupirsi che parta da Firenze la pratica della composizione biografica di vite di artisti. Forme embrionali di composizione biografica, ancora inserite o in dimensioni cronachistiche (Filippo Villani) o in elogi umanistici (il genovese Bartolomeo Facio e il comasco Paolo Giovio) o in excursus storiografici generali con intarsi autobiografici (vd. la seconda parte dei Commentari di Lorenzo Ghiberti). Giungiamo poi alle biografie complete di singoli artisti, come La vita di Filippo Brunelleschi di Antonio Manetti e la Vita di Michelangelo di Ascanio Condivi, per poi culminare, nel 1550, con la prima edizione delle Vite redatte da Giorgio Vasari (poi ampliata, riveduta e ripubblicata nel 1568).

Tratto da STORIA E CRITICA DELL'ARTE di Gherardo Fabretti
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