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Istituzione come rappresentazione di assoluto nella storia


La linea verticale: la rappresentazione. Il processo di orizzontalizzazione porta a un mutamento radicale nella pratica della comunicazione delle istituzioni, che diventa un processo in entrata e in uscita. Tuttavia rimangono alcuni fattori a cui questo  processo si è radicalmente opposto: l’investitura dall’alto della sovranità e la rappresentazione.
Da Platone e Aristotele in poi l’istituzione si è concepita come rappresentazione di un valore assoluto:
In Grecia come rappresentazione della Verità, incontrovertibile, della filosofia, in una lotta con i Sofisti che portavano avanti una politica affidata all’abilità retorica del soggetto, dunque priva di qualsiasi forma rappresentativa; nel Medioevo, un un’Europa fondata su concetti cristiani, come rappresentazione del potere di Dio, dunque non della verità dimostrata senza dubbio ma di una verità oggetto di fede. Nella modernità, prima della rivoluzione francese il valore rappresentativo di Dio scivola progressivamente nella divinizzazione del sovrano.

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Dettagli appunto:

  • Autore: Mario Turco
  • Esame: Teorie e tecniche della comunicazione pubblica
  • Titolo del libro: Teoria e tecniche della comunicazione pubblica. Dallo stato sovraordinato alla sussidiarietà
  • Autore del libro: Rolando
  • Editore: ETAS
  • Anno pubblicazione: 2003

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