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L'Italia e le Nazioni Unite: multilateralismo e interessi nazionali


L'Italia e le Nazioni Unite: un impegno significativo.
L'Italia, paese sconfitto, non partecipò alla fase iniziale dell'Onu, ma il costituente si preparò bene per far entrare facilmente l'Italia alla nuova organizzazione → articolo 11 “...promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo” e articolo 10 “l'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute” → l'Italia si poneva in sintonia con le tendenze della Carta.
L'Italia però divenne membro Onu solo nel 1955, a seguito di una procedura di ammissione alquanto travagliata (veti incrociati).
Dal 1955 ad oggi l'Italia è stata eletta 5 volte membro non permanente (ultimo biennio: 1995-96): solo il Canada è stato eletto di più. Contributo del 5% al bilancio ordinario dell'organizzazione (sesto posto), più finanziamento missioni peacekeeping. L'Italia ospita alcune importanti istitizioni ONU: FAO, WFP, IFAD, UNICRI e la base logistica ONU a Brindisi.
Contributo anche in termini di invio di personale militare e di polizia con equipaggiamenti e beni. Ultimamente sempre meno uomini all'ONU e sempre di più in operazioni internazionali condotte sotto egide diverse.

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