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L'economia mista: parti sociali ed organismi internazionali nella politica economica

L’economia mista vede il modello concentrativi, ovvero il concetto di accordo tra le parti sociali e gli organismi internazionali nelle scelte pubbliche, avviene così il superamento del modello corporativo fascista.

Risultati dell’economia mista


- Livelli di occupazione negli anni ’60 che non si erano mai sviluppati prima.
- Questo modello di economia mista ha garantito per almeno 50 anni a livello economico stabilità e sviluppo economico e a livello politico un periodo di pace.
NOTE:
Alcuni storici recenti hanno sostenuto che questo modello è finito con la fine della Guerra Fredda e con l’11 settembre 2001.
Questo processo è legato essenzialmente ad un grande motore, l’America, perché la II Guerra Mondiale ha rappresentato a livello di vite umane per l’America un grande sacrificio, però a livello economico non è stata toccata, ma anzi con il Piano Marschall ha sperimentato uno sviluppo economico. Questo piano inoltre è stato un modo per collocare sul mercato europeo la loro capacità produttiva.
Gli storici sostengono che questo è cambiato proprio l’11 settembre 2001, perché gli americani hanno provato sulla loro pelle una grossa ferita. Lo sviluppo economico era infatti permesso dal fatto che non era avevano sperimentato la Guerra.
L’economia mista si è retta sul modello americano. Il simbolo dello sviluppo economico degli anni ’50 in poi è stato New York, l’attacco dell’11 settembre è avvenuto proprio su New York. Inoltre il modello si è chiuso perché sono entrati due nuovi concorrenti: la Cina e in minor modo l’Europa.


Modello di economia mista applicato all’Italia


Il modello di economia mista che si sviluppa in tutta l’Europa occidentale, in Italia ha assunto il nome di Miracolo Economico perché tra il 1953 e il 1963/65 l’Italia è il paese che ha sperimentato il più alto tasso di crescita (+7% del PIL). L’Italia era il paese guida, da qui nasce il nome Miracolo Economico.
Questa crescita ha un’origine: l’Italia è stata in grado dopo il 1945/46 di avviare un processo di ricostruzione grazie a:
- Gestione del Piano Marschall
- Attuazione di una politica di stabilizzazione monetaria, che permetteva di ridurre l’inflazione e di garantire la stabilità dei prezzi. Nel ‘47/’48 l’Italia ha avuto una politica liberista, che permesso poi di avviare la politica Keynesiana.
Questa politica ha un padre: Luigi Einaudi, che fu Ministro del Bilancio, Ministro del Tesoro, Governatore della Banca d’Italia e Presidente della Repubblica.
- Dal ’48 in poi viene attuata una politica di espansione e sviluppo: l’Italia deve diventare un paese industriale (conoscere il quadro politico italiano).
Fino al ‘47/’48 c’è un governo di unità nazionale, poi cambia in un governo Centro Destra.
Nel 1951 l’agricoltura partecipava alla produzione del PIL per il 23.4%, mentre nel ’67 per il 14%; invece c’è una forte crescita di industria e terziario.
L’industria riguarda soprattutto:
- L’elettricità, avvenne una completa elettrificazione del paese.
- Per la prima volta l’Italia ha un’industria siderurgica o dell’acciaio che raggiunge livelli di produzione degli altri paesi europei.
- L’Italia a differenza degli altri paesi europei sperimenta una crescita molto alta della pubblica amministrazione
- Si sviluppa il settore petrolchimico: veniva utilizzato il petrolio insieme alla chimica.

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