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L'Alcibiade di Platone per Proclo



Perché partiamo dall’Alcibiade? Nel neoplatonismo del 2 sec. ritornano le opere di Platone. Ci si pone il problema della loro edizione, di classificare le opere di Platone a fini anche pedagogici. Proclo e Olimpiodoro mettono l’Alcibiade all’inizio delle opere di platone.
L'Alcibiade:
- è un riassunto dell’opera di Platone;
- Coincide con l’introduzione in filosofia dello gnothi seauton come 1° condizione della pratica filosofica;
- Qui è vista la 1° articolazione politico-catartico.
Proclo parla di Gnothi seauton come condizione per cominciare a filosofare. Nell’alcibiade si scorge una quadruplice distinzione, quella in cui si articola la filosofia secondo i neoplatonici: logica, morale, studio della natura, teologia. Tali elementi secondo Proclo sarebbero celati nell’alcibiade ed esposti a partire dal loro fondamento, il ritorno di sé su sé.

Tratto da ERMENEUTICA DEL SOGGETTO di Dario Gemini
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