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L'altro mondo nella fiaba

Forme primitive del mondo di là --> non esistono popoli aventi una rappresentazione uniforme dell’altro mondo, ma queste rappresentazioni sono multiformi.
L’uomo trasferisce nell’altro mondo l’ordinamento sociale, le forme di vita, le particolarità geografiche del suo paese e i suoi interessi -> per il cacciatore il mondo di là è popolato da animali, dopo la morte egli viene sottoposto  a tutte le prove dell’iniziazione  e continua ad andare a caccia.
Questa proiezione del mondo di qua nell’altro mondo appare chiara nella società del clan. Il cacciatore dipende dall’animale ed egli popola il mondo di animali attribuisce ad essi il suo ordinamento del clan.
Nell’aldilà vivono i padroni che hanno il potere di mandare questi animali agli uomini.
Il racconto di fate ha conservato questo strato.
Nell’altro mondo gli abitatori sono serpenti, leoni, orsi, galline …

Le fauci e i mori semoventi --> c’è una somiglianza della rappresentazione della morte con le forme dell’iniziazione.
L’ingresso nel regno avviene attraverso le fauci degli animali, queste fauci si chiudono e si aprono di continuo.

Tratto da LE RADICI STORICHE DEI RACCONTI DI FATE di Selma Aslaoui
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