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L'assicurazione sulla vita

Nell'assicurazione sulla vita l'assicuratore si obbliga  a pagare al beneficiario un capitale o una rendita al verificarsi di un evento attinente alla vita umana. Tale evento può consistere nella morte dell'assicurato o di un terzo (assicurazione per il caso di morte) o nella sopravvivenza dell'assicurato o di un terzo ad una certa età (assicurazione per il caso di vita o di sopravvivenza).
L'assicurazione sulla vita può essere stipulata anche sulla vita di un terzo ma l'assicurazione non è valida se questi non ha acconsentito. E ciò al fine di evitare che tale forma di assicurazione costituisca un incentivo all'omicidio per lucrare l'indennità.
Con il riscatto l'assicurato risolve il contratto e riceve subito una quota dei premi versati. Nell'assicurazione a favore di un terzo, questi può essere designato beneficiario del contratto. La designazione è sempre revocabile, salvo che il contraente abbia rinunciato per iscritto al potere di revoca ed il beneficiario abbia dichiarato di voler approfittare del beneficio. La designazione non ha effetto qualora il beneficiario attenti alla vita dell'assicurato.

Tratto da DIRITTO COMMERCIALE di Alexandra Bozzanca
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