L'origine dell'organizzazione mafiosa in Sicilia

L'organizzazione mafiosa in Sicilia: dall'Unità all'affaire Palizzolo (1860 – 1904)

Alla fonte del problema mafioso

Il problema delle origini dell'organizzazione mafiosa in Sicilia è sostanzialmente legato alla vicende politica e sociale dell'isola nel corso dell'Ottocento, secondo caratteristiche che si fanno sempre più marcate e peculiari nei decenni che seguono il 1860. Quando porre e in quali precisi contesti il periodo di gestazione del fenomeno mafioso è però quesito arduo e complesso. Ad analizzare il problema cercando di risalire alle presunte e più antiche radici pre – ottocentesche della mafia si rischia grosso, considerato che una simile impostazione di ricerca ha più volte portato ad interpretazioni gattopardesche del fenomeno mafioso, funzionale ad una storia siciliana fasulla, fatta di eterno immobilismo. Alla luce di una lettura del genere, la mafia non sarebbe altro che il parto spontaneo di una secolare condizione di arretratezza sociale ed economica che avrebbe finito col creare e consolidare, all'interno di una logica storico – sociale bloccata nel dualismo dominanti – dominati, un quadro psicologico collettivo di rassegnazione e omertà da parte dei ceto meno abbienti e di protervia e spavalda ferocia sia da parte dell'aristocrazia sia da parte di quei ceti medi che si sono lanciati nella scalata sociale usando le lotte risorgimentali come cavallo di Troia per penetrare le mura del potere sociale. Sono queste, purtroppo, letture dure a morire, perennemente intrise di una naturalità delle vicende siciliane. Come giustamente sottolinea Giarrizzo: per la cultura europea non è la Storia a conferire una identità alla Sicilia: costruire, e in sostanza opporre, un'identità storica a quella identità naturale, sarà il compito difficile della cultura siciliana dal Settecento al Novecento.