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LA FORMAZIONE DELLE IMPRESSIONI E REPUTAZIONE


Il problema di individuare il processo attraverso il quale si arriva ad una rappresentazione delle persone è stato studiato inizialmente da Solomon Asch [1946], poi sviluppato da altri studiosi nel corso degli anni. Con il suo modello configurazionale l’autore propone che le persone si formino in primo luogo una impressione globale degli altri entro la quale fanno poi rientrare le ulteriori informazioni che li descrivono.
Secondo il modello algebrico di Anderson [1981] l’impressione che ci formiamo di una persona è costituita dalla media ponderata delle informazioni a disposizione su quella persona, l’impressione si forma dunque attraverso un processo che prevede una prima valutazione delle informazioni che abbiamo a disposizione e una successiva combinazione. Fiske e Neuberg [1990], invece, sostengono che i processi che governano le impressioni possono essere collocati su un continuum che rappresenta la misura in cui le informazioni vengono elaborate.
Attraverso la possibilità di ricevere informazioni da terzi si forma la reputazione di una persona. La reputazione viene visto come un giudizio formulato da una comunità su un individuo in particolare che generalmente appartiene alla comunità stessa [Emler 1994]. È dunque una forma di conoscenza del mondo sociale mediata dall’esperienza degli altri. Perché un individuo abbia una reputazione è necessario che egli faccia parte di una comunità con membri relativamente stabili, che questi facciano del comportamento e delle qualità altrui oggetto di conversazione e che le persone siano legate tra di loro.

Tratto da PSICOLOGIA SOCIALE di Carla Callioni
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