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La "francesizzazione" coloniale di Colbert



I francesi furono gli unici a tentare, a partire dal 1663, di contrarre, incoraggiati dalla madrepatria, matrimoni misti (gli inglesi lo giudicavano un abominio e gli spagnoli non la considerarono mai una pratica valida o degna di consuetudine) e Colbert garantì clamorosamente a tutti coloro che emigravano in America le stesse libertà e franchigie godute nel regno. Di più, garantì alla prole dei coloni e ai selvaggi convertiti, i medesimi diritti, considerandoli pieni cittadini francesi senza la necessità di alcuna patente di naturalizzazione. La Francia tentò dunque una via di mezzo tra lo scongiurare i problemi della Spagna ed evitare l'eccessivo liberalismo dell'Inghilterra. Colbert sperava che questa francesizzazione diffusa potesse opporre un valido ostacolo alla concorrenza inglese, sperando anche lui, come la Spagna, di creare un regno unificato per lingua e religione. Ma paradossalmente il piano di Colbert fallì proprio in Canada, dove la comunità americana rimase, ed è tuttora, la più nettamente divisa tra indigeni e coloni. Il piano invece funzionò meglio nel Pacifico ma a lungo termine l'entusiasmo di Bougainville per la Nuova Citera (Tahiti) e Diderot per una comunità multirazziale fallirono. Il fallimento di tutti e tre gli Stati di fondare colonie che condividessero con loro la medesima cultura e il medesimo governo era la dimostrazione lampante che gli estesi imperi d'oltremare erano destinati ad una rapida e quasi sempre disastrosa rovina. Nel caso spagnolo i rapporti di potere tra la colonia e la madrepatria si erano addirittura rovesciati e come faceva presente Montesquieu, se Indie e Spagna sono due potenze sotto uno stesso padrone, le Indie costituiscono la parte principale e la Spagna quella secondaria. Era chiaro, come nel caso del Brasile, che le colonie addirittura potevano rimpiazzare la madrepatria come centri politici e culturali. Il lessico dominante per descrivere il rapporto tra colonie e madrepatria fu quello della famiglia e i padri e le madri si erano comportati da genitori snaturati perchè se all'inizio le colonie erano come bambini incapaci di vivere senza nutrirsi dal seno della città madre, una volta cresciuti erano in lotta contro dei genitori che non avevano avuto rispetto per la loro crescita, superiore a quella dei genitori, creando un distacco necessario. L'assemblaggio di varie parti di un impero, era ormai chiaro, non poteva essere inteso come una forma di dipendenza ma come una federazione. Gli imperi d'oltreoceano erano istituti politicamente disastrosi, economicamente svantaggiosi e umanamente intollerabili.
Capitolo 6 – Il calcolo dei benefici

Tratto da LA NASCITA E L'EVOLUZIONE DELL'IMPERIALISMO di Gherardo Fabretti
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