Skip to content

La R&S in Italia


Accelerazione dell’industrializzazione, ricostruzione e sviluppo economico dopo la Seconda guerra mondiale in settori quali la fisica, chimica, nucleare, elettronica, farmaceutica, elettronica, aeronautica. Aumenta la spesa in R&S sia assoluta che in relazione al Pil (1.3% del Pil nel 1990, poi scende all’1.1% nel 2001). Tuttavia molti buoni propositi non vennero rispettati: nel 1986 il Governo dichiarò l’intenzione di portare la quota al 3%, ma si fallì clamorosamente. I 13572 milioni di euro del 2001 (aumento del 6% rispetto al 2000) segnano il confine con la fase di declino culturale, scientifico, tecnologico e industriale, con previsioni (non sappiamo se realizzate o meno) di diminuzioni per gli anni a venire.
Come vengono spese le risorse destinate alla R&S? Spese correnti (remunerazioni del personale, materiale di laboratorio, elettricità e servizi vari; sono molto elevate in periodi di stagnazione o modesta crescita) e spese in conto capitale (impianti, software, ecc.; elevate in periodi di espansione). Il settore pubblico effettua maggiormente ricerca di base e applicata, le imprese applicata e sviluppo sperimentale. Al Nord e al Centro la spesa maggiore, al Sud bassa.

Tratto da TECNOLOGIA, PRODUZIONE E INNOVAZIONE di Moreno Marcucci
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo riassunto in versione integrale.