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La Russia imperiale - Il regno di Pietro Il Grande (1682-1725)


Alla morte di Teodoro, mancando una legge di successione, le 2 famiglie di boiari cui appartenevano le vedove di Alessio lottarono per il trono, ma fu la famiglia di Pietro ad avere la meglio e il giovane venne proclamato sovrano (’82). La giovane età del sovrano fece si che la madre divenne la vera reggente del Paese e la famiglia rivale promosse una ribellione che portò il fratellastro Ivan al potere e fece di Pietro uno zar di secondo grado, ma a prendere le redini fu Sofia. Pietro, spaventato dalle voci di un complotto, fuggì nel monastero della Trinità San Sergio, dove patriarca, boiari, piccola nobiltà e esercito gli accordarono il proprio supporto, portando Sofia alla resa. Nel 1694 Pietro divenne l’unico sovrano dello Stato. Il governo di Pietro si caratterizzò per una grande riforma e una serie di imprese militari: la guerra contro la Turchia, che proteggeva i tatari, segnata da una vittoria russa; la repressione della ribellione degli strel’cy, che simboleggiò la distruzione dell’antico ordine; la guerra nordica, che oppose la Russia alla Svezia; la guerra contro la Persia, che assicurò alla Russia le rive occidentali e meridionali del Mar Caspio.
Pietro era attratto dall’Occidente e per questo motivo, oltre ad inviare i giovani a studiare in Europa, creò un’ambasciata che aveva il compito di visitare i Paesi europei per imparare il più possibile.

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