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La condizione femminile nell'Antica Grecia e nella civiltà romana

Antica Grecia e Roma: nella Grecia dei tempi omerici la donna appare completamente dominata dall'uomo. La condizione femminile non migliora col passaggio al modello borghese-democratico della Grecia classica. A Roma l'uomo era pater familias ma la donna era rispettata i quanto madre e amministratrice della vita domestica. Nelle classi elevate il prestigio della matrona era alto, ma essa rimaneva sotto la tutela dell'uomo. 
Onore del maschio: l'onore del maschio è la sua virilità, e l'onore legittimava, e legittima, varie forme di criminalità, quali il delitto d'onore e il duello. 
Una volta istituzionalizzato nello stato romano il cristianesimo accantonò quella parte del messaggio di Gesù che proponeva la liberazione della donna, adultera, eretica, emorroissa che fosse. La subalternità femminile del messaggio cristiano è stata ribadita finalizzando l'atto sessuale alla sola procreazione. Durante il Rinascimento si diede lustro alla femminilità se non altro nelle classi alte. Ancora oggi la mentalità e il costume (in Europa) fanno riferimento ad un modello femminile di subalternità. 

Tratto da ANTROPOLOGIA SOCIALE E CULTURALE di Giulia Dakli
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