Skip to content

La divisione della Cecoslovacchia, 1993



Nel 1993 pacificamente la Cecoslovacchia si divide in Repubblica Ceca e Slovacchia.
Anche in Jugoslavia si nota la nascita di movimenti nazionalisti che vorrebbero la separazione delle regioni per le sentite differenze culturali, linguistiche e religiose. Ma tali movimenti sono osteggiati dalla Serbia, Stato principale della Federazione guidato da Milošević. Nel 1991 la Slovenia, la Croazia e la Macedonia proclamano la loro indipendenza. Milošević ordina di attaccare la Slovenia e la Croazia. Nel primo caso la guerra dura poco e si forma il nuovo Stato sloveno.
Nel secondo caso le cose sono più complicate perché nel territorio croato vive una minoranza serba che forma un gruppo paramilitare da appoggio all’esercito serbo e si dà a gesti violenza contro i civili croati. L’esercito croato riesce però a scacciare quello serbo e dopo fa pulizia etnica costringendo con la violenza le comunità serbe ad allontanarsi dalla Croazia.Alla fine della guerra nel 1995 la Serbia, grazie anche all’intervento del presidente statunitense Clinton, riconosce il nuovo Stato croato.
Nel 1992 anche la Bosnia – Erzegovina si dichiara indipendente dalla Jugoslavia. Ma anche in questa regione vivono tre gruppi etnici differenti: bosniaci di religione musulmana, serbi ortodossi e croati cattolici. Così scatta una guerra a tre che si conclude solo nel 1995.
Situazione simile accade in Kosovo, in cui troviamo soprattutto la comunità albanese e una minor comunità serbo – kosovara. Quando la prima comunità chiede l’indipendenza, Milosevic gli ritira anche l’autonomia amministrativa. Per questo, nel 1999 la Nato, sotto l’impulso di Clinton, comincia a bombardare la Serbia e soprattutto Belgrado, fino alla capitolazione. Il Kosovo raggiungerà l’indipendenza solo nel 2008.
Nel 2000 però Milosevic è costretto ad indire elezioni libere in Serbia che perde a favore del candidato del Partito liberaldemocratico Kostunica.
Nel 2001 Milosevic viene accusato di essere il maggior responsabile delle guerre jugoslave, viene arrestato e morirà nel 2006 nella sua cella.
Nel 1973 entrano nel sistema della Comunità europea anche Regno Unito, Irlanda e Danimarca. Nel 1981 vi entra anche la Grecia, nel 1986 Spagna e Portogallo. Nel 1993 la Comunità prende il nome di Unione europea (Ue). Nel 1995 aderiscono Finlandia, Austria e Svezia. Nel 2004 abbiamo Lettonia, Estonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Slovenia, Malta e Cipro. Nel 2007 sono ammesse le ultime: Romania e Bulgaria.
Dal 1979 il Parlamento europeo viene eletto a suffragio universale dai cittadini dei paesi membri ogni 5 anni e non più designati dai deputati dei Parlamenti nazionali.
Nel 1992 viene firmato il trattato di Maastricht che prevede l’introduzione di una moneta unica, di una Banca Comune europea e l’introduzione dello status di cittadino europeo per i cittadini dei paesi membri.
Nel 2002 viene anche introdotta la Moneta unica, l’euro.
Negli anni 80 in Italia cresce la criminalità organizzata. È soprattutto nell’area meridionale che mafia, camorra e ‘ndrangheta agiscono con il commercio della droga e estorsioni. La lotta contro la mafia viene condotta da carabinieri, quali Dalla Chiesa, e magistrati come Falcone e Borsellino, tutti morti per ordine della mafia.
Nel 1992 parte anche l’inchiesta Mani pulite, per cui molti politici italiani, come Bettino Craxi, e imprenditori vengono accusati di corruzione e di far parte del sistema delle tangenti.
Nel 1991 nasce la Lega Nord, con a capo Umberto Bossi, che vuole difendere l’identità nazionale padana e gli interessi economici dei ceti medi e imprenditoriali dell’Italia settentrionale che sono minacciati dall’eccessiva pressione fiscale.
Nel 1994 l’imprenditore televisivo milanese Silvio Berlusconi fonda un nuovo partito, Forza Italia, che ha un programma neoliberista.
Nel 1993 il Msi, il cui segretario è Gianfranco Fini, decide di cambiare il nome con Alleanza Nazionale (An), che a differenza di Forza Italia, si interessa anche di politiche sociali e della possibilità di un intervento statale nell’economia.

Tratto da L'ETÀ CONTEMPORANEA di Gabriella Galbiati
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.