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La gestione dei rischi


Il rischio è l’essenza dell’attività finanziaria. Il sistema finanziario, oltre la trasformazione del rischio svolge anche una funzione di gestione dei rischi in forma più diretta di quanto non derivi dai fattori (informazione, liquidità, trasformazione).
Vi sono 2 componenti essenziali di questa attività:
1. I contratti a termine, che comprendono una vasta gamma di applicazioni: da quelle sulle merci a quelle sugli strumenti finanziari.
La negoziabilità a termine delle merci è un modo per favorire lo sviluppo degli scambi. Attraverso le transazioni a termine (regolamento a data futura ad un prezzo fissato oggi), un operatore può gestire il rischio che affronta in relazione alla sua posizione per quella determinata merce. Il problema è rilevante, in particolare in relazione all’andamento futuro del prezzo della merce stessa. In questo senso la gestione del rischio può essere fatta attraverso appositi contratti a termine negoziati in mercati organizzati. Il collocamento in un mercato organizzato ha, tra l’altro, la funzione sia di ridurre i rischi degli operatori (relativamente a garanzie e liquidità) sia quella di limitare i costi di ricerca delle controparti.
I mercati a termine di strumenti finanziari, sono una derivazione abbastanza stretta dei mercati delle merci: l’ oggetto è il rischio nelle diverse forme in cui si manifesta nell’attività finanziaria. Può dunque riguardare il rischio derivante a un operatore dall’andamento futuro di una molteplicità di grandezze finanziarie: il cambio delle valute, il prezzo ei titoli, i tassi di interesse, l’indice di borsa.
2. L’attività assicurativa, è una speciale area di attività del sistema finanziario che ha per oggetto la negoziazione dei cosiddetti rischi puri, cioè quelli che si manifestano sotto forma di perdite o danni futuri e non definibili nella frequenza e nella gravità.
La gestione dei rischi puri tramite una polizza assicurativa comporta il trasferimento del “rischio” ad un intermediario specializzato (compagnia di assicurazione): l’assicurato trasforma un evento futuro dannoso e incerto nella gravità e nella frequenza (e quindi nel costo) in un costo certo (premio della polizza). La compagnia è in grado di far fronte ai suoi impegni di risarcimento attraverso un processo di pooling, assumendo cioè un numero sufficientemente alto e diversificato di rischi, per il complesso dei quali è possibile prevedere con buona approssimazione il costo complessivo.
L’attività assicurativa in quanto sistema di gestione del rischio è un fattore dello sviluppo economico perché rende sopportabile per gli individui il rischio di molte attività: favorisce quindi l’iniziativa imprenditoriale e promuove un sistema di relazioni stabile e ordinato.
In termini strettamente finanziari il trasferimento del rischio puro ha come contropartita il pagamento di premi che vengono investiti in riserve (in genere di investimenti finanziari), da cui verranno prelevati i fondi necessari per compensare gli assicurati.

Tratto da IL SISTEMA FINANZIARIO di Alessia Chiovaro
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