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La guerra Onin


Da una disputa tra gli Hosokawa e gli Yamana, nel 1467, primo anno dell'era Onin, si generò un conflitto, la cosiddetta guerra Onin, che coinvolse le grandi famiglie shugo, che terminò solo nel 1477, e a cui lo shogun non prese parte preferendo dedicarsi alle arti, il bakufu soppiantò così la corte nel ruolo di centro culturale. La guerra Onin inaugurò il periodo Sengoku, un secolo circa di guerre civili, durante il quale l'autorità del governo di Muromachi si disperse completamente, anche se il governo degli Ashikaga si concluse formalmente solo nel 1573, il paese venne diviso in una serie di territori autonomi indipendenti dal potere centrale, governati da capi militari, detti sengoku daimyo.

Il territorio giapponese venne smembrato in molteplici unità politiche governate con l'ausilio delle armi da potenti famiglie secondo un sovvertimento gerarchico, definito gekokujo, che vedeva i sengoku daimyo trionfare sui loro superiori grazie al potere militare. I sengoku daimyo non obbedivano a un governo centrale ed estendevano i propri territori grazie al loro potere militare senza più badare ai confini degli antichi shoen, che andavano dissolvendosi sostituiti da feudi in cui il daimyo, dominava tutto il territorio dal suo castello. Il daimyo, inoltre, provvedeva a emanare un codice di leggi, bunkokuho e a controllare la vita nella città-castello, jokamachi, e nei villaggi, mura, dotati di sistemi amministrativi autonomi e organi di autodifesa.

Tratto da STORIA DEL GIAPPONE di Veronica Vismara
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