Skip to content

La percezione visiva di Un mercoledì da leoni - J. Milius -



Riprendiamo adesso la sequenza della grande prova. Dal momento in cui i tre protagonisti entrano in acqua la sequenza è messa in scena attraverso un vero e proprio spettacolo dell’immagine. La percezione visiva viene enfatizzata con una moltiplicazione incredibile di punti di vista. La solidarietà dell’enunciatore al narrato è tale che le reciproche posizioni gerarchiche perdono di senso. Il gioco sul piano del sapere si stempera nello splendore delle riprese, nel piacere della visione. La manipolazione può aver luogo: alla percezione in sé delle immagini fa riscontro l’azzeramento del fare interpretativo dell’enunciatore per tutta la durata della grande prova.
Ai fini della narrazione è necessario che la prova abbia luogo, affinché possa esservi la sanzione che valuta l’operato del soggetto. In questo caso l’enunciatore anticipa la sanzione con questa manifesta adesione. Dopo la prova, il ragazzo, che dà voce al pubblico, riportando la tavola a Mat, dice, esplicitando la sanzione al livello dell’enunciato: “Sei Mat Johnson? Questa è la tua tavola. Hai fatto la cosa più eccezionale che io abbia mai visto, volevo dirti solo questo.”.
In questo senso le due diverse sanzioni sembrano rendere conto della duplicità dell’oggetto di valore. Il riconoscimento interocettivo di se stessi da parte di un enunciatore destinatore per un verso, e del pubblico per l’altro. E anche Bear, compiuta l’opera, può tornare riconciliato al suo lavoro di uomo delle pulizie.

Tratto da SEMIOTICA DEI MEDIA di Nicola Giuseppe Scelsi
Valuta questi appunti:

Continua a leggere:

Dettagli appunto:

Altri appunti correlati:

Per approfondire questo argomento, consulta le Tesi:

Puoi scaricare gratuitamente questo appunto in versione integrale.