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La qualità del programma


A scuola per imparare a imparare: compito di assicurare a tutti gli allievi padronanze culturali sua di alfabetizzazione primaria e secondaria (capacità di elaborazione e ricostruzione delle conoscenze di osservazione, scoperta, indagine critica).
La scuola a nuovo indirizzo ha il compito di storicizzare i programmi sia per alfabetizzazione primaria (padronanza delle competenze elementari della comprensione) e secondaria (competenze superiori di elaborazione  ricostruzione delle conoscenze).
Il compito principale della scuola non è tanto informare, ma insegnare ad apprendere.

Alfabetizzazione primaria: obiettivo è un’integrale appropriazione degli strumenti linguistici e logici (alfabeti tradizionali e nuovi). L’allievo, sottoposto al bombardamento semiologico, deve essere capace di cogliere i nessi tra le conoscenze, altrimenti abbandonato in un mondo di segni ambivalenti e incomprensibili. Armare l’allievo dal punto di vista logico-linguistico attraverso un precoce rifornimento delle grammatiche di base. Solitamente i programmi si interessano alla cultura del passato, invece considerare la cultura del presente (banca di conoscenze in cui siano presenti insieme la cultura come sapere e saper dire e come pensare e saper fare).
Alfabetizzazione secondaria: capacità di elaborare le strategie cognitive e padroneggiare l’informatica + restringere all’essenziale i contenuti delle 3 aree istituzionali del curricolo (storica, scientifica e artistica). Necessaria un’istruzione formale – meta cognitiva e non tanto materiale.
3 tavoli meta cognitivi:
-    Elaborazione – ricostruzione: capacità di rilevare le caratteristiche, conservare/integrare le info, ricostruire linguaggi e fatti attraverso l’uso di molteplici fonti
-    Osservazione – scoperta: capacità di ricerca che implica l’osservazione diretta della realtà, la progettazione dell’indagine, la trasformazione della cultura
-    Metodi di indagine: disporre di + metodi e punti di vista per identificare e risolvere i problemi delle discipline

+ esiste una cultura di cui non si parla: fabbrica del cambiamento = chiama tutti ad essere protagonisti della trasformazione della propria stagione storica; per conoscere autenticamente la cultura del passato è necessario essere coinvolti nel processo di cambiamento culturale del proprio momento storico.
Le conoscenze relative alla cultura del passato sono ineludibili per comprendere il mondo in cui si vive e poterlo modificare; necessario che cresca in tutti la consapevolezza che la cultura è anche un insieme di sistemi simbolici da costruire e formalizzare attraverso linguaggi, non solo da gente cola, ma comune.
La cultura chiama in causa l’ambiente (contesto socio antropologico): la + grande banca di conoscenze del passato e del presente.
Promuovere un nuovo modo di organizzare le conoscenze con cui la cultura possa essere contemporaneamente un patrimonio codificato di saperi storici, letterari, scientifici e un libro aperto di nuovi saperi a cui possa partecipare anche l’uomo comune.

Tratto da DIDATTICA GENERALE di Antonella Bastone
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