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La specificità delle aziende a base tecnologica

Le imprese a base tecnologica che interessano gli investitori del venture capital si contraddistinguono spesso per la presenza contemporanea di alcuni elementi:
l’attività di ricerca, sviluppo e progettazione del prodotto/servizio (R&S) è un fondamentale fattore critico di successo del business aziendale;
le aziende sono indipendenti: le loro quote azionarie non sono detenute da gruppi industriali che siano di medio-grandi dimensioni
il periodo d’intervento riguarda le prime fasi del ciclo di vita dell’azienda, dalla fondazione allo stadio di primo sviluppo

Le imprese a base tecnologica presentano un grado di complessità elevato per quanto riguarda la loro valutazione e la comprensione della bontà del loro investimento poiché nelle prime fasi del loro ciclo di vita si trovano a operare in un ambito di incertezza che spesso non è prevedibile.
Alcuni punti sono da prendere in considerazione:

1. Sviluppo della tecnologia e il rischio a esso connesso;
A questo proposito ci sono 2 problemi da affrontare. La fattibilità tecnica riguarda la possibilità di realizzare un prodotto/servizio funzionante e adeguato per uno sfruttamento commerciale. Le aziende competeranno tra loro in modo da imporre la propria realizzazione come standard dominante del mercato.

2. La situazione di incertezza relativa alla combinazione prodotti/mercati;
Riguarda la comprensione di quale sia la combinazione prodotto/mercato più conveniente per iniziare a sviluppare industrialmente la tecnologia proposta.

3. La tecnologia dal punto di vista economico-finanziario
Lo sviluppo e l’applicazione di una tecnologia presentano un periodo di rientro dall’investimento molto lungo, ossia anche di svariati anni. Di conseguenza l’investimento presenterà un accumulo di cash flows negativi nei primi anni, seguito da un progressivo rientro verso l’equilibrio e solo nella terza fase un accumulo di cash flows positivi (ossia dopo un tempo medio di 10 anni).

4. La natura sistemica dell’azienda a base tecnologica
La diffusione delle aziende a base tecnologica è condizionata dalla disponibilità di un gruppo di attori (aziende industriali, finanziatori, amministrazioni pubbliche ecc.) che, pur nell’ambito dei rispettivi ruoli, le aiuti soprattutto nelle fasi di avvio e di primo sviluppo. Questo aiuto è sia diretto, fornendo contratti, finanza, assistenza , sia indiretto e volto a creare delle condizioni di contesto favorevoli.

5. Elevata internazionalizzazione dei settori a base scientifica
Un’azienda a base tecnologica deve sapere cosa sta accadendo nel resto del mondo. Il rischio è di non comprendere il time to market dell’applicazione tecnologica che sta sviluppando oppure quello dell’inconsapevolezza dell’esistenza di concorrenti temibili. La componente globale riguarda non solo lo sviluppo della tecnologia ma anche la successiva commercializzazione.

6. Il problema dell’Institution quality1  e del team manageriale
Le aziende a base tecnologica sono fondate da imprenditori che possono essere tecnici, scienziati e accademici. La loro competenza è sulla tecnologia e sulla sua applicazione. Essi il più delle volte non hanno delle abilità e delle esperienze di gestione di business complessi. Se in un’azienda non è introdotto un manager con capacità gestionali, il pericolo è che l’imprenditore non colga i problemi finanziari, amministrativi e di organizzazione.

L’ attività di venture capital si concentra principalmente lungo i primi 3 stadi:
- La fase precompetitiva
- Lo start up aziendale attraverso l’erogazione del primo round di capitale
- Il primo sviluppo che coincide con il raggiungimento e il successivo superamento del BEP, attraverso l’erogazione del secondo e terzo round di capitale.

Tratto da CORPORATE E INVESTMENT BANKING di Alessandra Depaola
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