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Le credenze contadine e la figura femminile


Se l’abbondanza ha i suoi simboli positivi nelle figure maschili, è soprattutto nelle figure femminili che si concretizzano i fantasmi della sterilità causata dalla rottura dell’ordine del mondo.
Nelle culture contadine si riteneva che le donne che passassero per i campo li rendevano sterili.
Gli indiani d’america credevano che le donne mestruate se incontravano un ammalato lo facevano peggiorare, che se posavano lo sguardo su il cibo che l’uomo stava per mangiare questi si sarebbe ammalato. Rinchiudevano le donne nelle capanne isolate.
Anche nella nostra cultura esistono una serie di credenza circa i danni provocati dalle mestruazioni, già ce ne parlava Plinio, secondo cui le donne rendevano sterili le piante, facevano cadere prima i frutti.
Il flusso femminile però è visto anche come forza e potenza.
L’eco di tali credenze è giunto ai giorni nostri (secondo cui le donne non possono fare conserve di pomodoro o salse come la maionese durante il ciclo, o non possono toccare le piante). Il senso di queste credenze sembra consistere nella legittimazione ideologica dell’esclusione, almeno periodica, della donna dalla cucina e dai valori alimentari.

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