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Le opere d'arte come identità di un popolo

Le opere d'arte come identità di un popolo

Le raccolte non legate ad una committenza privata si formano con la creazione delle prime accademie d’arte, come strumenti ritenuti indispensabili per a formazione degli artisti. Le raccolte sono soprattutto calchi dall’antico, copie di opere d’arte ritenute canoniche. Il museo diviene deposito delle testimonianze materiali della conoscenza e del progresso, punta sulle finalità sociali e sul godimento estetico. Il museo assume una funzione moralizzante e educatrice, nel 700 il museo doveva conservare le testimonianze materiali del progresso dell’uomo (cultura illuminista). Il Louvre aperto nel 1793 è divenuto il museo più importante d’Europa con l’immissione delle opere d’arte straniere, conquistate dalle armate napoleoniche. Contro questo accaparramento napoleonico si schiera Quatremare de Quincy: non si può prelevare l’opera dal suo sito, il rischio è la perdita del suo significato. Le opere d’arte costituiscono il patrimonio della collettività, rappresentano l’identità di un popolo.

Tratto da STORIA DELLA CRITICA D'ARTE di Alessia Muliere
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