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Le società di capitali nel codice civile del 1942


La disciplina delle società di capitali contenuta nel codice civile del 1942 era sostanzialmente bastata su:
- tendenziale inderogabilità delle norme di legge;
- scarsa diversificazione tra tipi;
- modello della società “monade”;
L’intero sistema ruotava intorno al tipo della s.p.a. che forniva l’ossatura anche della disciplina degli altri due tipi di società di capitali, la s.r.l. e la s.a.p.a.
Nonostante nel corso del tempo l’uso della s.p.a. si fosse esteso dall’ipotesi della grande società con azioni quotate fino alla piccola società di carattere familiare, la disciplina della s.p.a. era unitaria e connotata da una quasi assoluta inderogabilità.
Questa impostazione era mantenuta integralmente per la s.a.p.a. ed era mantenuta, in gran parte, anche per la s.r.l.
La disciplina si differenziava solo per: un minor “biglietto d’ingresso” rappresentato da un più basso minimo di capitale nominale; la possibilità di personalizzare le regole di trasferimento delle quote, che non potevano essere rappresentate da azioni, né destinate a sollecitare il pubblico risparmio; alcune semplificazioni strutturali.

Tratto da DIRITTO COMMERCIALE di Stefano Civitelli
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