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Le strategie di intervento con i MSNA


Non è facile circoscrivere l’insieme di strumenti e strategie che può essere impiegato nell’ambito di percorsi educativi rivolti ai minori stranieri soli, in ragione delle condizioni in cui si realizzano gli interventi.
Una strategia che si adotta di solito per scopi esplicitamente formativi è la creazione di spazi di ascolto dei MSNA (sportello di ascolto, gruppi di discussione), laboratori, giochi, eventi sportivi, spesso con ricaduta sul territorio e partecipazione da parte della popolazione. Gran parte delle strategie educative con i minori stranieri soli passa però soprattutto attraverso l’instaurarsi di una relazione di fiducia tra educatore e ragazzo.
Lo strumento privilegiato in questa prospettiva è il dialogo a partire dall’esperienza, quale occasione di confronto sull’evolversi della storia di vita di ogni ragazzo.
I compiti “relazionali” dell’educatore con i MSNA sono generalmente considerati come riconducibili a due passaggi essenziali: essere di sostegno di fronte alle paure e di supporto nella rielaborazione del processo di etichettamento negativo da parte dei coetanei; facilitare il processo di costruzione di un sentimento positivo relativo al senso di efficacia e di autostima, per il potenziamento della capacità progettuale del minore stesso.

Tratto da L'EDUCAZIONE DIFFICILE di Anna Bosetti
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