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Lessico e leggibilità di un testo


Per calcolare l’indice di leggibilità di un testo ci si serve di numero di sillabe per parola, numero di parole per frase, moltiplicati per dei coefficienti. Le analisi permettono di calibrare i coefficienti da usare nelle formule. In Italia i più usati sono l’indice di Flesch, l’indice di Kincaid e il Gunning’s Fog.

Per stabilire se un brano ha una buona leggibilità, si devono affiancare agli indici del tipo sopra menzionati anche analisi che tengano conto della diversità lessicale, cioè del numero di lemmi diversi rispetto al numero totale delle parole. Caratteristica dei testi parlati è una minore diversità lessicale. I testi scritti, più pianificati, meno ripetitivi, hanno un numero di lemmi diversi più alto.

Un programma che tiene conto di tutti gli aspetti fin qui menzionati è EULOGOS, elaborato da un allievo di De Mauro, applicato con successo all’analisi delle istruzioni per la compilazione del modello di dichiarazione dei redditi. Anche DBT (Data Base Testuale), il software di interrogazione sviluppato da Eugenio Picchi a Pisa, permette di calcolare l’indice di leggibilità di un testo.

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