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Limiti del modello contabile: nelle valutazioni a consuntivo


Valutazione a costo storico delle componenti del capitale investito: le dinamiche inflattive /deflattive possono alterare il grado di indebitamento e le misure di redditività (Es. inflazione  ->  sottostima del capitale investito  ->  sovrastima grado indebitamento e della redditività).
Criteri adottati per ripartire su singoli periodi amministrativi componenti di reddito che riguardano più esercizi (ammortamenti, valutazione scorte, etc). Si ricorre a stime e congetture che, ispirate al principio della competenza economica, ma contemperate dal principio della prudenza amministrativa (induce considerare le perdite presunte ma non gli utili sperati) e dal riferimento a una nozione di ciclo fisico-tecnico di breve durata (arco temporale non sempre in grado di ricomprendere tutti gli accadimenti futuri rilevanti per determinare il R.E)
Influenze esercitate dalla normativa fiscale (ricorso amm.anticipati, far gravare su un unico periodo le spese di R&S)
Trattamento contabile riservato ad alcune operazioni di impiego e provvista del capitale. Esempi: ricorso al leasing finanziario (il bene in affitto non viene inserito tra le attività patrimoniali e il debito verso la società concedente non viene inserito tra le passività ->  sottostima del capitale investito e dei debiti finanziari) e concessione di garanzie a favore di terzi sottoforma di fidejussioni (altera la percezione del rischio finanziario insito nelle misure di indebitamento). Nel caso di fidejussioni ricevute, invece queste concorrono ad attenuare il rischio di insolvenza quale appare dal mero calcolo del rapporto di indebitamento.
Nelle valutazioni a preventivo. (ambito di allocazione delle risorse di capitale tra alternative strategiche diverse):
Trascura i probabili accadimenti che si collocano oltre l’orizzonte temporale di riferimento nella formulazione dei piani pluriennali (l’arco temporale di rif.è di norma limitato a 5 anni)
Non considera il valore finanziario del tempo.  Le conseguenze a questa critica sono che, per impostare correttamente la valutazione di una iniziativa strategica è necessario:
Considerare i flussi di cassa a essa associati (piuttosto che i flussi di reddito)
Considerare la reale distribuzione temporale di tali flussi
Stimare il valore finanziario del tempo
Al modello contabile viene spesso mossa un’altra critica, riguardante il suo utilizzo nelle valutazioni sia ex ante che ex post: l’inadeguata considerazione del rischio (due azienda con lo stesso ROE sarebbero giudicate ugualmente profittevoli anche se l’una opera in un business stabile e l’altra in un settore instabile e competitivo). Tuttavia il parametro di riferimento della redditività minima soddisfacente  (il costo del capitale) tiene conto della componente di rischio insita nell’attività d’azienda, consentendo di giudicare la redditività in relazione al grado di rischiosità dell’investimento (a parità di ROE, varia il parametro di rif).

Tratto da FINANZA D'IMPRESA di Alessia Chiovaro
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