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Logica strumentale in Dewey



Il problema della conoscenza viene trattato da Dewey nella forma più completa in Logica, teoria dell’indagine. Egli sostiene che logica sia intesa come teoria del giudizio concependo il giudizio non solo come un’operazione mentale, bensì come un processo concreto attraverso cui qualcuno giudica qualcosa per operare una manipolazione dell’esperienza. Per questo Dewey definisce la conoscenza come un’attività pratica coronata da successo. Egli non accetta assolutamente quella che egli chiama “la teoria della conoscenza come spettacolo”, ossia quella dottrina che concepisce la conoscenza come pura contemplazione di un oggetto. Per questo egli preferisce sostituirla con una teoria dell’indagine per cui da una situazione indeterminata si passa ad una situazione determinata. Per situazione indeterminata Dewey intende una situazione esistenziale in cui alcuni fattori entrano in conflitto con gli interessi e le esigenze dell’individuo che opera in tale situazione. Quando tali elementi vengono conosciuti e quindi trasformati (attraverso la problematizzazione di tali elementi) si stabilisce una situazione determinata.

Tratto da STORIA DELLA FILOSOFIA CONTEMPORANEA di Carlo Cilia
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