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Marshall McLuhan - La concezione dei media


Tutti i media sono metafore attive in quanto hanno il potere di tradurre l’esperienza in forme nuove.  Perché non solo trasporta il messaggio, ma ne modifica il mittente, il ricevente ed il messaggio stesso.  I media traducono l’esperienza in quanto tale.
McLuhan si accosta ad Ejzenstein perché associa il suo montaggio delle attrazioni: un accostamento produttivo tra materiali di diversa origine che fa nascere pensieri nuovi da materiali preesistenti, e segue la orma associativa propria del pensiero umano.
Lo stile è un incrocio tra il burlesco ed un intento serio; le fonti di citazioni sono svariate dalle più auliche a quelle della strada senza discriminazione. L’obiettivo è risvegliare l’umanità da un torpore  tecnologico (ricordando il sonno dogmatico kantiano) ; non con il tentativo di cambiare il mondo ma con una comprensione di esso  x viverci dentro.

La distinzione importante parte dalla differenze del jazz negli anni 50, il jazz HOT è fatto di variazioni sincopate su una linea melodica che rimane sostanzialmente stabile dove il gioco di ruoli all’interno dell’orchestra è definito. Il jazz COOL è caratterizzato dalla centralità dell’improvvisazione, la musica non nasce dalla partitura, ma dallo scambio dei musicisti tra loro e soprattutto con il pubblico e le sue reazioni (jam session), ogni elemento della band può scambiare il proprio ruolo in uno scambio che crea un prodotto costantemente originale.
Nell’applicazione di McLuhan ci sono media caldi e freddi  ma anche epoche calde o fredde . I media caldi sono quelli chiusi che saturano la nostra mente con un messaggio completo in sé; c’è un emittente che agisce ed un destinatario che reagisce. La stampa che è la prima macchina di produzione di serie introduce la fase più calda della storia, la più meccanica e specialistica, frammentata e testuale che verrà poi ribaltata totalmente nell’ottica elettrica dove il mondo intero assume le forme di prossimità e di partecipazione degli antichi villaggi.
I Media freddi quelli che ci mandano messaggi incompleti che siamo noi a dover completare , esiste un gioco di interazione reciproca che agisce a distanza di tempo e spazio e crea un risultato sempre nuovo.

Understanding Media è un libro freddo in cui l’autore cerca di inserire un dialogo continuo e virtuale con il pubblico. Inserisce un metodo freddo in un media che è caldo.  Il libro tenta di ordinare il flusso continuo e disordinato a mosaico della televisione.

Il mondo che è esploso e si è allontanato e frammentato  durante tutto il periodo meccanico caldo di affermazione della stampa e della catena di montaggio, sta tornando ad implodere nella nuova era elettronica, in cui l’elettrica sta disintegrano le distanze temporali e spaziali.
Ogni media in precedenza era estensione d una parte del nostro corpo , con l’avvento dell’energia elettrica ciò che viene esteso è il nostro sistema nervoso

Tratto da MARSHALL MCLUHAN E I MEDIA di Asia Marta Muci
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